CANON EOS 1D MARK II

Non una prova o una recensione approfondita o comparativa ma piuttosto un Diario delle mie esperienze di utilizzo sul campo e alla scrivania.


Ramo secco di Ginepro su Peridotite

La struttura a Diario prevede la pubblicazione di piccoli aggiornamenti con esperienze e prove ordinati per data (i piu' recenti in alto...)

28-06-2004
Plug-in per PhotoShop

Dopo l'uscita della mk II e le immancabili polemiche sulla presunta pastosita' delle sue immagini alcuni produttori di software indipendenti si sono messi al lavoro per creare plug-ins specifici per le immagini della mkII e evidenziare le doti di dettaglio e contrasto che le immagini della nuova Eos 1D sono in grado di generare.

Uno dei piu' interessanti e' il Plug-in di Fred Miranda (gia' produttore di vari plug-ins per photoshop piuttosto interessanti) che si chiama Canon 1D Mark II CSpro ™plugin.

Questo plug-in contrasta le immagini provenienti dalla mkII in modo incredibilmente semplice ed efficace.


Gruccione (Merops apiaster)

Ho preso questo splendido esemplare di Gruccione come esempio per vedere i risultati di questo plug-in.

Qui sotto vedete un crop della testa del Gruccione.

Se posizionate il mouse sull'immagine potrete apprezzare il lavoro del Plug-in che contrasta i particolari senza aumentare il rumore digitale.

Per questa prova iniziale ho lasciato invariati i settaggi base del plug-in ma intendo approfondire la prova tentando nuovi settaggi per cercare di comprendere meglio i meccanismi del software.

Il plug-in e' scaricabile dal sito di Fred e costa 24,50 Dollari

10-06-2004
Stupore...

Dopo alcune uscite incominciano ad affiorare le prime "paure" ed incertezze che un mezzo nuovo come la fotografia digitale mette in luce...

Dopo aver passato un pomeriggio a fotografare Orchidee Spontanee nelle Langhe (in provincia di Cuneo in Piemonte) e dopo aver scaricato le immagini realizzate mi sono reso conto che presentavano dei punti neri molto fastidiosi soprattutto nelle zone con meno dettaglio.

Il primo pensiero e' andato al sensore e alla polvere che si puo' depositare oscurando alcuni pixel ma il sensore risultava perfettamente pulito.

Il secondo angosciante pensiero e' andato alla possibilita' che alcuni pixel del sensore fossero rovinati...

Ributtatto all'epoca dello spuntinamento delle diapositive scansionate mi sono reso conto che i punti neri erano piuttosto "sfocati" e che l'eventuale polvere non poteva essere depositata sul sensore perche' sarebbe stata registrata piu' nettamente...

Alla fine ho scoperto che ad essere sporca era l'ultima lente dell'obiettivo che avevo usato (Canon 100 f2,8 USM)...

Sapevo che alcuni piccoli graffi sulla lente frontale non sono mai molto importanti perche' al di fuori del piano di messa a fuoco (troppo vicini al corpo macchina e troppo lontani dal soggetto messo a fuoco).

Sapevo anche che l'eventuale deterioramento dell'ultima lente (quella inferiore) puo' essere molto piu' grave ma con il sensore digitale le cose sono decisamente piu' gravi...

Credo che l'interpolazione Bayern (dal nome del suo inventore) dei colori nei sensori della reflex digitale abbia enfatizzato questi granuli di polvere sulla lente inferiore dell'obiettivo fino a renderli visibili; la messa a fuoco ravvicinata e il diaframma piuttosto chiuso per aumentare al profondita' di campo abbiano fatto il resto.

L'unica consolazione e' che il fenomeno e' facilmente controllabile pulendo con piu' costanza le lenti degli obiettivi.


Ophrys Holoserica
(Pezzolo Valle Uzzone - CN - IT)

25-05-2004
Un po' di wildlife

I primi scatti dedicati agli animali con la nuova Eos non potevano che riprendere i "miei" animali preferiti: gli stambecchi.

La giornata metereologicamente parlando era nuvolosa ma mi ha dato l'occasione di fotografare questi animali senza i contrasti eccessivi delle giornate di sole.

La reattivita' della macchina e' incredibile (a volte scatta "prima" di volerlo veramente fare). Michael Reichmann (Luminous Landscape) nella sua prova sul campo scrive :"shooting speed and responsiveness exceeding that of any camera I've seen in the past 40 years. A stunning achievement. "

L'autofocus e la pronta risposta mi parevano gia' eccelse nella mia Eos 3 ma la mkII la batte alla grande...

La separazione dei compiti elettronici tra due distinti processori ha, da un lato , aumentato (se era possibile) la velocita' dell'autofocus e, dall'altra, ridotto il rumore digitale delle immagini proprio separando fisicamente la circuiteria elettrica.

La possibilita' di controllare l'esposizione e la composizione in tempo reale (peculiarita' delle reflex digitali) rendono il lavoro sul campo ancora piu' eccitante lasciando al fotografo la possibilita' di perdersi nel contatto con il mondo naturale.

20-05-2004
"Seconde" impressioni

Dopo le prime uscite ci sono anche le prime immagini...

Dopo avere visto la prova sulla rivista francese Chasseur d'Images nella quale si evidenziavano le migliori prestazioni sia in termini di alta risoluzione sia di basso rumore lavorando alla sensibilita' di 200 ISO, ho eseguito le prime prove...

E' scioccante passare dai 40/50 ISO delle Velvia ai 200 ISO della Eos 1D mkII... Sto scattando con tempi che fin'ora avevo solo immaginato. Ho in programma alcune sessioni di wildlife photo per sfruttare questi tempi mantenendo risoluzione alta e rumore digitale basso.

Da piu' parti la presenza di un forte filtro AA per ridurre il rumore viene considerato un punto critico della Eos 1D mkII. Il risultato e' un rumore praticamente nullo alla sensibilita' migliore (200 iso) ma il rovescio della medaglia e' la necessita' di un grande lavoro di post-trattamento in Photoshop. Infatti le immagini "crude" cioe' senza elaborazioni sono piuttosto "soft".

Partendo da file RAW l'elaborazione e' un ancora un pizzico piu' complessa perche' i settaggi del convertitore sono molti e si sommano alle immense possibilita' di Photoshop.

Al momento non ho ancora capito quanto ci si possa spingere avanti in fatto di sharpening (contrasto) dell'immagine e quali siano le procedure e i settaggi giusti (ammesso che ci siano...).

L'immagine qui sotto e' stata processata con Adobe Camera Raw aumentando lievemente la saturazione, sotto esponendo lievemente l'immagine e aumentando lievemente il contrasto nel convertitore. L'immagine e' poi stata contrastata prima con le curve, poi con una maschera di contrasto non particolarmente forte (80-1,5-0).


Ritaglio al 100 %

Il contrasto e' gia buono ma so di poter andare ben oltre lavorando con gli strumenti che photoshop ci offre.

Non ho ancora avuto esperienze di stampa da file della Eos 1D mkII sulla Epson Stylus Photo 2100...un'altra lunga sessione di test...

11-05-2004
Prime impressioni

La Eos 1D mkII e' la mia prima macchina veramente professionale (precedentemente utilizzavo una Eos 3) ed e' anche la mia prima reflex digitale.

Dopo averla impugnata per la prima volta oltre all'eccitazione del caso la cosa piu' impressionante e' stato il peso. L'Eos 3 pesava 650 grammi mentre la Eos 1 D mkII ne pesa 1650...

L'altra considerazione (meno emotiva...) e' stata l'assenza di compromessi costruttivi. Il target al quale si rivolge questa macchina fotografica richiede robustezza, sicurezza, razionalita', ecc. Questo si traduce nella ricerca di impermeabilizzazione di ogni pulsante e sportello, comandi (soprattutto quelli del settore digitale) razionali e sicuri, accoppiamenti con aperture di sicurezza, corpo in leghe speciali, ecc.

La migrazione dall'Eos 3, per il comparto fotografico, e' stata praticamente immediata in quanto i comandi sono esattamente nello stesso posto e con quasi le stesse funzioni per entrambe le macchine.

Tutti concentrati nella parte superiore e ai lati del pentaprisma i comandi fotografici sono intuitivi e rapidi da eseguire.

Nota dolente e' stato scoprire che il comando per il blocco manuale dello specchi (MLU vedi articolo nella sezione sul Campo) e' gestito dal menu' di personalizzazione e che bisogna premere 4 pulsanti e girare una ghiera per attivarlo e, sopratutto, disinserirlo...decisamente una cavolata...